Phillips, Contraffazione
La Philips ha condotto per molti anni una procedura legale per contraffazione del suo brevetto sui CD-R contro tre parti: due compagnie taiwanesi e una svizzera. I prodotti in contraffazione erano stati sequestrati a Rotterdam. La Philips ha richiesto il mantenimento dei suoi brevetti nei Paesi Bassi ed inoltre in tutti gli altri paesi in cui il brevetto era valido. Inoltre, la Philips ha richiesto la distruzione delle scorte ed ha presentato un’accusa basata sul Regolamento anti-pirateria EC 241/1999 che vieta ai contraffattori di importare in qualsiasi stato membro i prodotti contraffatti, di ri-esportarli o di porli sotto una procedura di sospensione. La Corte d’Appello ha concesso alla Philips solo una dichiarazione d’incompetenza per contraffazione nei Paesi Bassi, e la Philips ha fatto ricorso alla Corte Suprema dei Paesi Bassi contro questa decisione. La Corte d’Appello ha rigettato l’accusa di pirateria in quanto il ri-esporto di beni di passaggio non costituisce contraffazione. Ha rifiutato inoltre la richiesta distruzione in quanto non era sufficientemente negli interessi della Philips dato che le compagnie taiwanesi erano disposte a pagare un compenso per i danni inflitti alla Philips.